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IL BUON ESEMPIO

Il Presidente del Team Scatenati di Meldola, in Forlì.
Mi rivolgo a te e a te dedico l’articolo, traendo ispirazione dalla pubblicazione dei tuoi esami secondo il protocollo del Progetto Certificazione Etica.
Prendiamola da questa parte: la pedagogia non è quella cosa riservata ai piccoli o alle scuole, perché in realtà la pedagogia è la scienza delle scienze. Infatti si occupa di educazione. Ed educazione implica cultura. E cultura richiama i valori. I valori creano i comportamenti e così si vede come dalla buona pedagogia discende la buona società.
Da un lato mettiamo la pedagogia.
Dall’altro mettiamoci la carica: signor presidente!
Essere presidente, o avere per proprietà transitiva un ruolo di responsabilità – e non importa quanto importante, perché che sia una grande responsabilità o una piccola responsabilità, se cambiano le conseguenze, non esiste differenza fra loro: sempre e comunque è e si tratta di responsabilità.
Essere responsabili è di chi cerca pedagogicamente di essere un “buon esempio”.
Un buon esempio non è di chi strepita, comanda, urla, impone; o sceglie politiche servili e adulatorie e di connivenze e complicità.
La politica a qualsiasi livello nella sua accezione antica e di origine, secondo la visione degli antichi Greci era solo e sempre pedagogica, collegata e dipendente dalla filosofia e dai buoni principi. Non è vero quindi che le cose antiche sono poco “moderne!”.

Stefano, presidente.
Ecco che essere buon esempio e fonte di ispirazione è come un dovere, in forza della carica che si ricopre.
Avete conosciuto o incontrato, o subito addirittura occasioni in cui chi era “in carica“ non solo non è stato buon esempio, ma ha usato la sua carica? Tutto è perfettibile, e vogliamo distinguere tra errori in buona fede e di inconsapevolezza da quelli commessi a causa o di superficialità o addirittura con dolo.
Io ho conosciuto presidenti che in facciata vendono il loro “sacrificio“ mentre in realtà usano “ la loro posizione. Togliete loro la carica e vedrete quanto gli manca quel penoso sacrificio!!

Ma essere buon esempio non si conclude solo nel comportamento per chi ha una carica.
Il suo compito, missione, è anche quella di motivare e diffondere e far sì che tutti i componenti del team o gruppo condividano e siano allineati agli ideali e ai comportamenti, i migliori, che originano il sodalizio.
Significa generare uno stile, e conformarsi eticamente a quel linguaggio. Infatti un team non dovrebbe essere la somma di uno più uno più uno, ma un team è un organismo composto da parti. E ogni parte armonicamente e in modo naturale concorre con i suoi talenti ad essere unito, complice nel modo giusto.
Non è facile guidare un gruppo.
Non è facile scegliere di essere del gruppo.
Non è scontato muoversi per il gruppo.
Ma: oggi, al massimo della entropia e del cambiamento, tutti siamo chiamati a fare un passo indietro sull’individualismo e sulla quota di ribellione e anarchia che ancora disallinea.
Il futuro sarà possibile non attraverso tanti uno, seppure bravi, ma attraverso la cultura del noi.
Comporta qualche passo indietro del signor “io“, il desiderio di crescere e migliorarsi, prima di tutto attraverso l’attenzione che privilegia la coesione.
Ma: esiste un vero gruppo se non ha regole?
No.
Signor Presidente: grazie che lei per primo sposa le regole e ci mostra che cosa è “accompagnarsi” ed essere quindi compagni, che è più che amici! Quando fa bel tempo, e anche quando piove …



 
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